Come degusta

WinesCritic.com degusta centinaia di vini al mese e migliaia di vini all’anno. Contiamo di degustare circa 5000 vini l’anno attraverso la richiesta delle campionature presso il nostro ufficio in Toscana e attraverso l’ausilio dei Consorzi di Tutela che stanno svolgendo un gran lavoro per far conoscere e raccontare al meglio i propri soci produttori.

Il periodo di richiesta sarà principalmente tra Marzo e Giugno mesi nei quali la maggior parte dei vini sarà già imbottigliata, ma il nostro ufficio resterà sempre aperto e non ci saranno problemi per i ritardatari o per i ritardati imbottigliamenti.

Le nostre degustazioni saranno sempre svolte alla cieca per non aver alcun tipo di influenza sulla fama pregressa del brand. I vini saranno coperti in maniera semplice in sacchetti che nasconderanno il nome del produttore e durante la degustazione saremo solamente a conoscenza dell’annata e dell’area geografica di provenienza dell’etichetta.

I Punteggi di WinesCritic.com

75-79.
Un vino con diversi problemi a livello sensoriale e al palato. Un vino non piacevole da bere.

80-85.
Un vino con uno o più problemi che lo penalizzano nei sentori odorosi e al palato. Un vino con poco appeal e poco interessante, spesso mostra eccessi di acidità troppo pronunciata, mancanza di maturità fenolica o surmaturazione nella matrice sensoriale.

86-89.
Un vino semplice ma corretto, con note odorose piacevoli e una bocca fresca ed equilibrata. Buono per i meno pretenziosi.

90-94.
Un bel vino con ricchezza nei sentori, un palato armonico e complesso ed un finale interessante. Un vino piacevole. Eseguito correttamente e con stile.

95-99.
Un gran bel vino, complesso ed articolato nei sentori odorosi e strutturato e importante al palato. I tannini sono di qualità solida e ben maturi, sono ben estratti ed affinati egregiamente con l’ausilio di tecniche specifiche e di sapiente conoscenza. Il finale è deciso e coinvolgente. Si ottiene solamente in annate equilibrate ed egregiamente interpretate.

100.
Un vino unico, combinazione perfetta di territorio, vitigno e uomo. Un vino progettato e curato nei minimi particolari sin dalla nascita in vigna. Ricchezza nei sentori odorosi, maturazione perfetta dei tannini che sembrano accarezzare il palato per la loro eleganza ma che allo stesso tempo persistono e danno la spinta vivace per rendere davvero unica la degustazione. Le componenti polifenoliche contribuiscono insieme all’acidità del vino alla progressione e all’allungo determinando complessità e struttura. Il finale è potente e di lunga persistenza, con grip e tensione. Emoziona e genera ricordi, una poesia liquida che rievoca la bellezza e descrive arte in ogni singolo momento della degustazione. Un vino da comprare e conservare per poterne assaporare le diverse evoluzioni del tempo. Bello sin da subito sarà superbo conservarlo anche in cantina per le migliori occasioni. Non è necessariamente un vino che deve resistere 20 anni in cantina ma sorprenderà nell’evoluzione e garantirà il successo sperato in ogni occasione. Un vino divino.

La scelta dei punteggi adottata da WinesCritic.com

WinesCritic.com adotta il sistema di Giudizio con punteggi in centesimi , dove il punteggio di 75/100 rappresenta il minimo ed il punteggio di 100/100 corrisponde invece al massimo.

Vini che ricevono punteggi inferiori ai 75/100 non saranno pubblicati; per fortuna rappresentano fino ad oggi meno dell’1% dei vini degustati.

L’elaborazione e l’assegnazione dei punteggi in scala in centesimi richiede conoscenza enologica e resta secondo noi il modo più diretto di comunicare l’unicità di un territorio, la qualità delle uve e l’applicazione in cantina.

I vini sono migliorati decisamente molto negli ultimi 20 anni e tanti produttori sono in grado al giorno d’oggi di produrre vini importanti di grande bevibilità e dal buon invecchiamento.

La nostra piccola missione è quella di valorizzare il lavoro di ogni cantina e comunicarlo in Italia e nel mondo. Tanti i giovani produttori che hanno bisogno di una sana finestra di crescita e bisogno di una comunicazione vera e priva di interesse in Italia e all’estero.

“Per molti versi la professione del critico è facile, rischiamo molto poco pur approfittando del grande potere che abbiamo su coloro che sottopongono il proprio lavoro al nostro giudizio. Prosperiamo grazie alle recensioni negative che sono uno spasso da scrivere e da leggere, ma la triste realtà a cui ci dobbiamo rassegnare è che nel grande disegno delle cose anche l’opera più mediocre ha molta più anima del nostro giudizio che la definisce tale.
Ma ci sono occasioni in cui un critico qualcosa rischia davvero, ad esempio nello scoprire e difendere il nuovo, il mondo è spesso avverso ai nuovi talenti e alle nuove creazioni, al nuovo servono sostenitori.”

Ratatouille