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Degustazioni Racconti

Le Morette, il Lugana con la visione moderna

  • By Raffaele Vecchione
  • On 4 Maggio 2020
  • 0 Comments

Fondata oltre 60 anni fà, Le Morette ha una storia familiare che comprende tre generazioni.

Paolo, Valerio e Fabio Zenato passeggiano in vigna e controllano il raccolto in vendemmia.

Si estende sulla sponda meridionale del Lago di Garda, con 35 ettari di vigneti in un territorio ricco di argille e sali minerali, dove la vite trova il microclima ideale per la sua particolarità, capace di superare le sfide del tempo.

Nasce in principio come vivaio per la produzione di barbatelle per la viticoltura, innestando piante di vite che vengono poi coltivate in tutta la regione Veneto e non solo. 

Da subito però Gino Zenato, fondatore dell’azienda Le Morette, affianca a questa attività quella di produzione vitivinicola per sperimentare e verificare i frutti del lavoro da vivaista.

I riconoscimenti non tardano ad arrivare grazie al lavoro di qualità e per questo Gino avvia definitivamente la produzione vitivinicola di qualità che caratterizzerà i vini fino al giorno d’oggi.

Nel 2013 è stata innaugurata la nuova sede de le Morette, il nome ha origine da una particolare specie protetta di Germano Reale, una specie di anatra selvatica presente sul territorio, simbolo dell’azienda per la sua delicata bellezza.

In un’ area di 15 ettari, immersa tra vigneti, la cantina è stata costruita con il massimo rispetto per l’ambiente grazie all’accurata scelta di materiali utilizzati.

Per la produzione di energia elettrica l’Azienda è dotata di un impianto fotovoltaico di 92 KW di tipo “integrato con elementi distintivi di innovazione architettonica” il più grande realizzato nella provincia di Verona.

La Nuova Cantina di Le Morette inaugurata nel 2013.

Negli anni l’azienda ha sviluppato una profonda conoscenza sulla coltivazione del vitigno Turbiana e sul territorio del Lugana, vero e propio “cru” della denominazione.

Tra le etichette di punta ci sono Il Lugana Mandolara, il Lugana Benedictus ed il Lugana Riserva, ma buona è la produzione anche di Bardolino Doc Classico Chiaretto.

I vini prodotti si distinguono per il carattere delicato ed elegante, con uno stile ricercato ma sottile per lasciar parlare il territorio più che la mano del produttore.

Ho avuto modo di apprezzare i vini a denominazione Lugana in tre annate differenti: Mandolara 2019, Benedictus 2018 e Riserva 2017.

I vini in degustazione sono risultati ben progettati con una forte identità riconoscibile nella sottile mano del produttore.

Figli di tre annate differenti rispecchiano in modo diverso l’espressione del vitigno Turbiana vinificato ed affinato in purezza.

Fresca ed agile la 2019 si esalta nel calice con note fragranti e precise che richiamano il floreale ed una sottile presenza del carattere agrumato. Il Mandolara è un vino immediato che dona piacevolezza e garanzie e si candida ad invecchiare nel migliore dei modi in un’annata affascinante in tutta la penisola italiana.

Il Benedictus 2018 ha bisogno ancora di un po’ di tempo in bottiglia per esprimersi a pieno nella qualità sensoriale che ricorda i frutti maturi ed un carattere esotico che ben si sposa con la freschezza e la tensione al palato.

La Riserva 2017 davvero ben interpretata regala piacevolezza immediata rivelando conferme e solide certezze in un produttore che ha saputo interpretare egregiamente tre annate completamente differenti nel panorama vitivinicolo italiano. 

Le Morette Lugana Riserva 2017, progettato per invecchiare.

Ci piace in particolar modo per la complessità multiforme che vira in differenti direzioni e regala pienezza ed autorità nella maturità dei sentori esotici e nella bellezza dei sentori poco presenti nei vini che ricordano le erbe officinali e le spezie indiane.

Di seguito i commenti personali di tutti i vini degustati


Le Morette Lugana Mandolara 2019

Preciso e luminoso nel calice dispensa qualità sensoriale con note di fiori bianchi di magnolia, gelsomino e sambuco. Buona la presenza agrumata in sottofondo che ne aumenta la complessità e dona la spinta sensoriale tipica di questo areale viticolo. Corpo medio-pieno, struttura stratificata di grande rilevanza ed un finale bilanciato pura espressione del bello. Bevi ora. 92

Le Morette Lugana Benedictus 2018

Delicato nella complessità sensoriale ben coniuga la qualità del frutto maturo che ricorda i sentori di pesche gialle, mango a note dolci che ricordano l’anice stellato ed i fiori di tiglio. Complesso e ricercato mostra un corpo medio-pieno, una struttura densa e compatta ed un finale morbido ed avvolgente. Interessante la prima evoluzione nel calice saprà invecchiare bene nel tempo. Bevi ora o invecchia. 92

Le Morette Lugana Riserva 2017

Carico nel colore mostra riflessi brillanti che virano in differenti sfumature toccando l’ambra ed il verde vivace. Luminoso nei sentori esprime note piene ed avvolgenti di pesche gialle, curcuma, cumino, erbe officinali di timo e maggiorana ed una sottile presenza del carattere agrumato. Corpo pieno, vellutato all’ingresso al palato ricorda la struttura principale dei vini rossi più che dei bianchi. Il finale è sapido e di natura piccante. Gran bella scoperta. Bevi ora o invecchia. 92

Raffaele Vecchione

Raffaele Vecchione è l'enologo critico di vini, che con passione e tenacia intende raccontare il territorio italiano, le regioni, le culture, le specialità tipiche e gastronomiche ed i personaggi più carismatici ed autentici di questo fantastico mondo.

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