Osmosi, Un’esperienza autentica, in un luogo incantevole, senza tempo, tra le vigne di Montepulciano

Osmosi è il ristorante da scegliere per vivere esperienze multisensoriali ed animare ricordi spesso assopiti dall’incessante correre del tempo.

Un posto senza fronzoli, essenziale, diretto ed autentico curato nei minimi dettagli.

La vista esterna che guarda la Val di Chiana.

Un luogo magico dove trascorrere una splendida serata apprezzando la cucina semplice ma intelligente e ricercata nei sapori e nelle materie prime di Chef Mirko Marcelli.

Classe 1988 Mirko è cresciuto nella campagna romana, si è formato tra l’istituto alberghiero e i fornelli di alcune delle migliori cucine italiane e estere. Una cucina fatta di materia e sostanza, in cui il focus è sui sapori e sulle loro capacità evocative. Piatti composti tipicamente da pochi ingredienti ma espressi al massimo delle loro potenzialità, senza particolari vincoli se non per la qualità e il gusto.

La selezione dei vini è curata ed intrigante, territoriale nell’anima principale ma aperta anche alle sapienti contaminazioni intercontinentali. È Simone Migliorucci, sommelier da oltre 20 anni a curarla sapientemente per offrire ai commensali la giusta proposta in base a richieste di varia natura.

Simone cura personalmente la carta dei vini privilegiando le scelte toscane senza però trascurare le etichette italiane ed estere. Osmosi organizza anche delle vere e proprie cooking class che conducono i partecipanti alla scoperta della cucina tradizionale toscana.

Il Ristorante Osmosi si trova nello splendido Wine Resort di Fattoria Svetoni, intimo Resort con 12 eleganti camere situata a pochi km da Montepulciano.

La sala interna del ristorante Osmosi.

Commissionata da Pietro Leopoldo a fine ‘700 e completata a metà ‘800 la Fattoria fu acquistata dalla Famiglia Svetoni che iniziò a produrre vino già nel lontano 1865.

La fattoria e i circa 23 ettari di vigneti, dopo diversi passaggi di proprietà, sono stati acquistati nel 2017 da Podere Rubino, società di sei amici, accomunati dall’amore per il vino e per la terra poliziana, che è riuscita a trasformare quella che per secoli è stata una fattoria in quella che oggi è un’elegante visione esperenziale. Ristorante, camere e Spa permettono di vivere a pieno un soggiorno splendido tra le colline della Val di Chiana e della Val d’Orcia.

Fiore all’occhiello di Fattoria Svetoni è proprio il ristorante Osmosi, progetto nato dalla collaborazione tra La Botte Piena (Simone ed Elena), Mirko Marcelli e la proprietà.

L’esperienza gustativa vede la possibilità di scelta di due Menù differenti a 4 portate Menù Materia o 6 portate, Menù Sostanza. Chiaramente c’è la possibilità anche di scelta alla carta.

Abbiamo optato per la scelta del Menù da 4 portate che si sono successe con ottime tempistiche.

Melanzana, albicocca e provola affumicata, uno dei migliori antipasti mai mangiati. La melanzana laccata per ben 7 volte era perfettamente condita con una crema di albicocche perfettamente mature.

Melanzana, albicocche e provola affumicata.

A seguire Seppia, panzanella e bagna cauda un piatto ben realizzato e lavorato con la seppia battuta sottilissima ed una bagna cauda leggera gustosa, privata della parte ricca in aglio, che non arrecava pesantezza al piatto.

Seppie, panzanella e bagna cauda.

A seguire lo Spaghetto freddo, emulsione di basilico scampi e capperi. Un revival anni ’90 che non stona ma su cui si sarebbe potuto spingere forse di più nel gioco di contrasti.

Spaghetti freddi basilico scampi e capperi.

Due secondi, uno gentilmente aggiunto per noi dallo chef nel menu 4 portate.

Il primo secondo entrava in menu quella stessa sera Animella fagiolini, basilico e pinoli, ben riuscito con gioco di consistenze e sapori. Forte e deciso mostrava conoscenza della materia.

Animelle fagiolini, basilico e pinoli

In chiusura un ottimo Manzo, taccole ed estratto di peperoni al bbq. Bellissimo per qualità della materia e mix di sapori agrodolci e “pirazinici”.

Manzo, taccole ed estratto di peperoni al bbq

Mirko Marcelli propone una cucina moderna ma assolutamente riconoscibile e di spessore. Anima i piatti con destrezza, cuce con ago e filo gli orli di una tovaglia di lino che stira e adagia lentamente sul tavolo prima di riempirla di colori, sapori, profumi e piacevoli sensazioni e ricordi.

La sua firma ad oggi ? Senza ombra di dubbio la melanzana pazzesca!

Con la cantina di notevole pregio e profondità, è un ristorante da tenere assolutamente d’occhio e da provare se si è in cerca di belle esperienze in una cornice di bucolica ma raffinata bellezza.

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