Montepulciano, carattere e determinazione

Montepulciano, noto comune in provincia di Siena è famosa per la bellezza del suo borgo, per gli abitanti, per il cibo e di sicuro per le cantine storiche che celano storie incredibili e uniche visioni.

Di origine etrusca, fondata nel IV Secolo a.C, raggiunge il periodo di massimo splendore a cavallo tra il 1400 ed il 1550 quando è dominio della città di Firenze, assicurandosi stabilità politica, prestigio culturale e fioritura artistica. Subisce però nel 1559 l’annessione di Siena al dominio mediceo ed inizia un periodo di stasi nella crescita, perdendo importanza strategica e politica. Resta però il grande prestigio ed il fascino acquistato nel tempo e diventa infatti la città di residenza di numerose famiglie nobili, alcune delle quali ancora risiedono e vivono la bellezza di Montepulciano al giorno d’oggi.

Il paesaggio di estrema bellezza di Montepulciano è situato a 605 metri s.l.m. esattamente al centro tra 2 delle Valli più belle d’Italia : la Valdichiana e la Val d’Orcia.

Inutile dire che la posizione alta e l’influenza delle correnti che provengono dalle due Valli rendono Montepulciano un comune perfetto di produzione di grandi vini, espressione territoriale grazie alle condizioni pedoclimatiche ed i terreni di matrice mista argillosa e sabbiosa.

L’ origine dei terreni è davvero antica e risale al Pliocene un periodo storico che va da 5 a 2,5 Milioni di anni fa quando in seguito allo scivolamento delle placche una parte di terra sommersa affiorò in superficie generando così i territori e la catena appenninica del centro Italia.

È questa infatti la teoria più accreditata che giustifica i fossili ritrovati dopo migliaia di anni nei terreni e nei vigneti a Montepulciano a dimostrazione del fatto che un tempo tutti quei terreni furono sommersi dalle acque.

Montepulciano è influenzata da due climi differenti : ci sono correnti mediterranee che provengono da Sud Ovest e correnti continentali con venti che soffiano invece principalmente da Nord Est; un ulteriore punto a favore dell’areale vitivinicolo che dà origine a vini di elevata fattura e dall’impronta solida e decisa.

I vini prodotti a Montepulciano sono principalmente il Rosso di Montepulciano DOC ed Il Vino Nobile di Montepulciano DOCG.

Due impostazioni diverse con i primi vini più freschi e beverini ed i Nobili invece progettati per un invecchiamento e da consumarsi nel tempo con estrazioni più ricercate ed una quantità di tempo maggiore nei legni per ammorbidire le componenti polifenoliche ed antocianiniche.

Il vitigno principale non è il Montepulciano d’Abruzzo come purtroppo molti erroneamente credono ma è il Sangiovese principalmente presente nel biotipo del Prugnolo Gentile nella percentuale di almeno il 70% unito ad altri vitigni autoctoni e non, come il Mammolo, il Canaiolo ed il Colorino e tanti altri.

Non manca infatti la presenza di vitigni internazionali interpretati egregiamente dai produttori anche in purezza che sono etichettati come Toscana IGT. È questo il caso di Podere Casa al Vento in grado di produrre una piccola ma entusiasmante produzione di Cabernet Sauvignon e di Talosa con la produzione di uno dei migliori Merlot in purezza di tutta la Toscana che certo può competere anche con i nomi più illustri e blasonati.

Abbiamo degustato principalmente l’annata 2017 per il Rosso di Montepulciano DOC e le annate 2015 e 2016 del Vino Nobile. Entrambe sono risultate in gran forma con una qualità del frutto superba ed un ridimensionamento generale della quantità di legno nuovo che ha aiutato nel donare equilibrio e piacevolezza immediata.

Ho trovato ben interpretati i vini nel 2017 con estrazioni meno importanti e tanti frutti rossi a supporto. Vini freschi, dalla buona acidità seppur si parla di un’annata calda e siccitosa con importanti riduzioni nei volumi di produzione.

Egregie e distintive le Riserva 2015 ed i vini nell’annata 2016 come nel caso di Vigna’ Scianello di produzione di La Ciarliana potente e complesso sin dal primo impatto e la versione annata 2016 di Dei sempre solido e consistente.

Tanti nomi importanti poi hanno espresso nel migliore dei modi la propria interpretazione territoriale come Salcheto, Boscarelli, Poliziano ed Avignonesi, imbottigliando vini raffinati e di struttura importante.

È proprio su Avignonesi che voglio dedicare l’ultimo focus con la produzione di vini di qualità eccelsa in 4 differenti etichette che sono espressione territoriale del Sangiovese su terreni di composizione differente che virano dalla matrice argillosa a quella sabbiosa.

El Grasso, Caprile, La Banditella ed Oceano sono tutti rientrati infatti nella Top 10 della mia personale classifica che trovate di seguito :

I miei punteggi

Rossi

Rosati

Dolci